Vulvanskiye khroniki - Cronache Vulvane

Dodici verticale: Donna di un’antica popolazione del gruppo germanico orientale… Inizia con B e finisce con DA… bagna càuda! Ah no, sono solo otto lettere. Allora… Allora…

Ma perché stasera ridono tutti nel mio pub letterario? Anche quei tre babbei dei MaAlMamandi pare si stiano divertendo. Boh.

Allora, dodici verticale…

“Ragazzi, porto due scure e uno rossa, okkyej?”

“Le solite, come sempre.”

“Perché? No piace bionda?”

“ah, ah, ah…”

“E grazie per i ragazzi.”

“Si, quando puoi, se combini eh.”

“Tu pensa cumbini tu. Io cumbini, niet problema.”

“ah, ah, ah…”

Beh, d’altronde, stasera hanno trovato il loro solito tavolo libero. Vassylana gli serve le solite birre. Le solite battute che fanno ridere solo loro. Come il solito si divertono con poco.

Sedici orizzontale: serve per fare la birra…

“Fate posto che porto birre. Occhio che se fate cadere pagate lo stesso.”

“ah, ah, ah…”

“Ok, vanno bene le dracme cubane?”

“Cubane? Vulvane meglio di cubane!”

“ah, ah, ah…”

“ Vassylana, ma tu, da che parte della Vulvania vieni?

Sorkalaewka sul Don.”

“Ma di sopra o di sotto? Ah, ah, ah…”

Se non mi facessero fuori un fusto di birra ogni martedì, li prenderei a calci in culo fin sul Portonàt.

Luppolo!!! Il sedici orizzontale, luppolo.

“Deciso cosa mangiare?”

“Per me il Golia con doppio hamburger e mi metti il lardo al posto della lattuga.”

“A me un’altra birra.”

“Io il solito San Simeone. Salsiccia, gorgonzola, cipolla, pancetta con la salsa barbeque… me lo sogno la notte. Però oggi ho troppa fame, lo voglio rinforzato.”

“Allora metto aringa!”

“Affumicata? Ah, ah, ah…”

“Perché tu ridere?”

“…”

Il Panino San Simeone rinforzato con l'aringa
Il Panino San Simeone rinforzato con l’aringa

Lei mette l’aringa dappertutto. Devo aggiungere sul menù: “tutti i panini possono essere serviti anche con aringa”.

‘Sta donna di un’antica popolazione del gruppo germanico che inizia con BU e finisce con DA… boh.

Ventuno orizzontale: abitanti di Creta… Cretesi. Da non confondersi con quei tre cretini là.

“Oh, a proposito, come procede la nuova striscia di O.P.? Sarebbe stato meglio averla pubblicata la settimana scorsa.”

“A gonfie vele. La devo solo iniziare.”

“ah, ah, ah…”

“Però d’ora in poi chiamiamolo Octopus Photosinteticus, che O.P. non si indicizza.”

“ah, ah, ah…”

“Cazzo ridi?”

“…”

Cretesi, quindi R. BUR… DA. BUR… DA. ‘Sta maledetta crucca.

“Ecco panini. Ecco birra”

“Che Dio ti benedica, Vassylana.”

“ah, ah, ah…”

“Se non ci fossi, Vassylana, qualcuno ti dovrebbe inventare.”

“Vassylana, sei proprio una… proprio una… una gran…”

“BURGUNDA!”

“Sandro, scusa, ma ti sembra il caso?”

“Un po’ pesante, non ti pare?”

“Burp!”

“Ma cosa avete capito? È il dodici verticale. Burgunda, donna di un’antica popolazione del gruppo germanico orientale.”

“Aaah!”

“A bon.”

“ah, ah, ah… ma che cazzo rido?”

Vorrei proprio sapere perché Vassylana da qualche giorno gira per i tavoli del mio pub letterario, infilando aringhe dappertutto… Mah…

Ah sì! Perché l’ho assunta la settimana scorsa. E nessuno sa ancora che fine ha fatto Gelso.

Speriamo bene.

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