Il gruppo MAALMAmandi, creato da Mauro, Alessandro e Maurizio, ha origine informale nel 2017
in occasione della messa in scena di uno spettacolo teatrale.

Nelle pluridecennali esistenze i tre hanno accumulato esperienza in diversi settori: recitazione e
regia, teatro e ciclismo su strada, disegno e fotografia, produzione e riproduzione assistita, montaggio
e smontaggio video, tecniche luci e fonica, paracadutismo e cucina molecolare, solo per citare le
prime cose che vengono in mente.

E’ bello pensare quindi che si possono permettere un approccio olistico e multidisciplinare ai loro
progetti, in attesa che qualcuno ci spieghi il significato di quello che abbiamo scritto e che qualcun
altro li spinga sul cammino del successo con la tradizionale italica “buona parola”.

MAALMAmandi nasce molti anni fa, oltre che per la passione per il teatro, anche per l’abilità
nell’ideazione di storie disegnate e per l’amore viscerale per il cinema e le attività ludiche.
Crescendo, questa realtà, si concretizza in spettacoli teatrali su palco e di strada, pubblicazioni
editoriali e multimediali, critica cinematografica, tendendo attualmente a un integrazione delle varie
esperienze.

Mauro Vignuda (Strasburgo, 06 luglio 1968) friulano, cresce leggendo tutti i fumetti che gli capitano
fra le mani e perdendosi dentro la magia del cinema in bianco e nero. Da sempre cerca di mettere
sulla carta, con matite e pennarelli, quello che la fantasia gli suggerisce. Con gli anni cresce anche la
passione per la recitazione e collabora con alcuni gruppi teatrali locali, a volte anche in veste di
regista. Invecchiando scopre che il segreto di una buona memoria è non dimenticarsi le cose.

Alessandro Marotta (Udine, 23 dicembre 1970) friulano mezzosangue, di padre fieramente
pugliese, affamato lettore fin dalla tenera età, cresce promettendo una carriera accademica
esemplare, clamorosamente tradita dopo i primi esami alla facoltà di ingegneria. Rifugiatosi nel
pubblico impiego, viene folgorato dal teatro di strada. Persa ogni residua dignità, temporeggia
dilettandosi in programmi radiofonici, critica cinematografica e attività collaterali.

Maurizio Persello (Berna, 22 settembre 1965) friulano da generazioni, trascorre nell’insipienza la sua
giovinezza. Le prime crisi ormonali dell’adolescenza lo spingono a cercare interessi in svariati ambiti
culturali, purché fosse garantita una nutrita presenza femminile, da buon precursore delle quote rosa.
Il caso ha voluto che la scelta cadesse sul teatro. Questo ha fatto da catalizzatore di tutte le
esperienze maturate nel settore: recitazione, regia, tecnica e altro.

I MAALMAmandi sopravvivono, abbastanza curiosamente, ad una eterogenea serie di cataclismi:
il terremoto in Friuli nel 1976, l’esplosione del reattore nucleare a Chernobyl nel 1986, l’avvento del
digitale terrestre e, per il momento, alla devastante pandemia da COVID-19.

Crediamo che siano consapevoli che il loro potenziale non è la semplice somma algebrica delle
capacità individuali, bensì il risultato dell’interpolazione quantistica della loro tendenza asintotica
gruppale verso l’infinito. Ma non per questo sono qua a tirarsela…

Perché ci siamo

Nel mezzo del cammin di nostra vita
alfin di spenger nefasta arsura
incorrem gargotta avita.
Ahi a dir quant’era di sordida natura
esta taberna selvaggia dal miasma forte
che in prim pensier fu l’imbiancatura!
L’istinto spinse lo cingerci a coorte
che per principiar tracannammo assai
e d’un botto schifam la malasorte.

Noi ci siamo.
Perché ci siamo incontrati.
Noi ci siamo.
Apolitici. Politicamente scorretti. Apoetici ma non analcolici.
Ci rivolgiamo a tutti. O quasi.
Noi ci siamo.
Continuiamo a coltivare le nostre passioni. Teatro. Cinema. Fumetto.
Raffinati scopritori di eccellenze enogastronomiche. O quasi.
Noi ci siamo.
Cresciuti in epoca pre-social siamo aperti alla contaminazione della virtualità.
Padroneggiamo sapientemente i nuovi media. O quasi.
Noi ci siamo.
Impieghiamo il nostro tempo libero produttivamente. Divertendoci.
Dannatamente maniaci della forma fisica. O quasi.
Noi ci siamo.
Occasionalmente ci facciamo delle domande. Trascendentali.
Avezzi alle esperienze esoteriche. O quasi.
Noi ci siamo.
O quasi.

La vivida fantasia ivi rimane scossa
e già volge il disio ribelle
di allinear tosto le ossa
e chi vuol mova il sole e l’altre stelle.

(Santo Ludario, Comedio DiVino)

La Redazione

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