Viviamo in una società sempre più anziana. L’età media avanza, le nascite calano, la curva del rimbambimento s’impenna. La gente invecchia male, guardando con nostalgia a un passato che non tornerà mai più. Pochi hanno il coraggio di sognare un futuro diverso. Troppi hanno deciso di trapassare rimanendo ancorati a un modo di pensare triste, basato su stereotipi già defunti, illudendosi di appartenere a una élite intellettuale che in realtà ha cessato di essere creativa nel Fanerozoico.
Ma noi vogliamo girare pagina. Guardare avanti. Essere parte attiva nella costruzione di un futuro diverso. Basta intellettualismi. Basta tristi parrucconi multi-laureati che godono del loro vaniloquio autoreferenziale, refrattari a ogni novità che metta in discussione l’agonizzante status quo, inchiodati a tristi linguaggi accademici di cui non frega più niente a nessuno.
Il mondo ha bisogno di pensiero creativo e autoironia
Ma parlate come mangiate, eccheccazzo! Smettetela di giudicare gli altri e apritevi al nuovo che avanza!! La gente vuole ridere, divertirsi, partecipare alla creazione di una società nuova, giovane, palpitante e creativa!!!
Per questo oggi siamo impegnati in un mesto e reverente pellegrinaggio verso il cenotafio a Winckelmann, sito nell’Orto Lapidario in terra tergestea. Molti si chiederanno chi è Winckelmann. Un domanda che certifica l’appartenenza al basso volgo acefalo.
Sia chiaro, lungi da noi il volere creare ulteriori fossati tra la nostra superiorità intellettuale e le plebi incolte, bisognose di paterno aiuto.
Noi vogliamo costruire ponti, verso gli altri – chiunque essi siano – e verso il radioso domani che ci aspetta. E lo facciamo con il sorriso sulle labbra, pronti a dissodare con il nostro pensiero creativo l’aridità culturale che ci circonda, con umiltà e autoironia.
Ma a tutto c’è un limite. Ignorare il passato rende impossibile progettare il futuro.
Guardare ai grandi geni di ieri è un modo altamente efficace per progettare un domani migliore. E Johann Joachim Winckelmann era indubbiamente un genio. Il padre della moderna storia dell’arte antica e dell’archeologia. Per questo lo consideriamo un punto di riferimento inamovibile in una realtà ormai dominata dalla cialtronaggine e dalle fake news.
Come non inchinarci davanti al suo genio creativo, nato trecento anni fa e secondo alcuni ancora in vita, che dona ai suoi contemporanei una finestra su un passato ormai dimenticato, gettando le basi per una futura crescita culturale senza precedenti?
Come recita il quinto punto dell’Ottalogo Fotosintetico: potresti sentirti autorizzato a dire, scrivere o divulgare delle baggianate. Pensaci. Quindi, cari plebei illetterati che avete l’ardire di ignorare l’esistenza di un grande genio come Winckelmann, siete esortati a utilizzare l’intelletto senza parsimonia.
Lo sappiamo, per voi pensare è difficile, ma mai perdere la speranza. Ci siamo qua noi, umili e autoironici. Pronti a tutto, pur di acculturarvi. Lasciatevi guidare dalla nostra paterna mano. La porta del nostro cenacolo culturale è sempre aperta.
E a quanti di voi non capiscono o non vogliono fare tesoro del nostro messaggio salvifico, con un autoironico sorriso sulle labbra diciamo di continuare pure a grufolare felici nella vostra mota culturale. Noi guardiamo al futuro. Non abbiamo tempo da perdere con le menti illetterate che si vantano di esserlo.
Tenete a mente il nostro insegnamento: “mantenersi umili – imparare, imparare sempre, imparare illimitatamente – guardarsi dagli insegnanti”.
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