MaAlMamandi - Ritorna la micidiale maledizione dei Maya

Lo sospettavamo. Ma non ne avevamo la certezza. Ora siamo quasi sicuri. Quasi. Perché noi amiamo il metodo scientifico, un valido strumento per muoversi in un mondo sempre più mutevole e apparentemente incomprensibile.

La scienza non offre verità: si limita a proporre modelli che dovrebbero avere un valore predittivo. E quando un modello fallisce nel predire quello che accade, allora deve essere abbandonato.

Quindi niente certezze assolute, ma solo relative. Fino a quando un modello matematico funziona noi lo seguiamo servilmente proni. Ma quando fallisce, lo rinneghiamo col petto spocchiosamente in fuori.

E quello proposto dai Maya ha indubbiamente fallito. La fine del mondo era stata da loro prevista per il 2012. Ma il 2012 è passato. Poi qualcuno ha rivisto i loro calcoli, aggiustando il tiro e spostando la data dell’apocalisse al 2021. Ma anche il 2021 se ne è andato. E noi siamo ancora qui.

Fallita anche la prova d’appello, non ci resta che prender atto del fiasco dei Maya, bravi a far sacrifici umani, meno nel prevedere eventi apocalittici. Ma noi non molliamo. Siamo friulani. E continuiamo a raccogliere dati e analizzarli. Utilizzando approcci creativi.

L'ottavo punto dell'Ottalogo Fotodintetico: soffrirai il caldo (o il freddo), senso di affanno e secchezza delle fauci. Bevi Birra!
L’ottavo punto dell’Ottalogo Fotosintetico: soffrirai il caldo (o il freddo), senso di affanno e secchezza delle fauci. Bevi Birra!

Oltre la scienza: l’approccio metacognitivo dell’Ottalogo Fotosintetico

La mente umana è una realtà meravigliosamente complessa. Ne siamo consapevoli. La razionalità dei modelli scientifici deve lavorare in sinergia con altre dimensioni intrinsecamente umane. Solo l’approccio olistico ci può salvare.

E in questo ci viene in aiuto l’Ottalogo Fotosintetico, che al primo punto ci ricorda che un accadimento straordinario non è quasi mai prevedibile. Specificando al secondo punto che potrebbe avvenire fra millenni, ma anche fra pochissimi istanti.

La fine del mondo è indubbiamente un accadimento straordinario. E a quanto pare i preparativi sono già in corso.

Ed è straordinario prendere atto del fatto che non c’è nessuna contraddizione tra il metodo scientifico e l’approccio metacognitivo dell’Ottalogo, che non per niente è il fondamento delle nostre incessanti ricerche.

Lo sappiamo, ci muoviamo in una terra di confine. Pensate ai primi esploratori sbarcati a Salt di Povoletto, bramosi di allargare il proprio orizzonte percettivo ma tremuli e titubanti, paralizzati davanti a paesaggi e animali esotici.

Ma noi andiamo avanti. Siamo friulani. Non molliamo. Se razionalmente non possiamo non prendere atto del fallimento dei modelli predittivi dei Maya, lasciamo aperte le porte della nostra percezione, avanzando verso l’ignoto laddove blasonati parrucconi multilaureati, ricchi di titoli accademici ma astemi, si arrestano timorosi.

Quando la pandemia sembrava avere mollato la presa, l’ombra dei funghi atomici pare ora allungarsi sul nostro amato Friuli, terra di frontiera ricca di storia, di cultura e di basi missilistiche.

Ma noi guardiamo oltre. Il nostro sguardo indugia sui meravigliosi cieli stellati di questo splendido inizio di primavera. Gli occhi premuti sui nostri telescopi. Alla ricerca speranzosa di quell’asteroide che ha preso appuntamento con il nostro pianeta… e tutti conoscono la proverbiale puntualità degli asteroidi.

Prima o poi accadrà.

I Maya hanno sbagliato anno. Non è stato il 2012. Non è stato il 2021. Sarà il 2022? Tranquilli. Prima o poi accadrà.

E noi ci saremo, mettendo alla prova modelli predittivi che sembravano essere consolidati. Approccio scientifico e Ottalogo Fotosintetico. Non serve altro.

Prima o poi accadrà!

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